Qualche
giorno fa mi imbatto in un articolo sul Corriere
della Sera che parla degli ultracentenari italiani. Parte l’intervista ad una
di loro, la signora Cruciani e subito si menzionano le merendine (“noi non ne
avevamo… noi solo cibo sano…”).
Allora,
cerchiamo di capirci. Sono un genitore e so che i ragazzi devono avere una
alimentazione sana. Ho visto anni fa Super
size me, il documentario sul tizio che per un periodo mangiava solo da
MacDonald, e so come è pericoloso il
cibo spazzatura. Lungi da me trascurare il dramma dell’obesità infantile.
Insomma, bla bla bla, tutto quello che volete; ma non toccatemi le merendine!
Con
parsimonia, con oculatezza, con tutto quello che volete. Ma se vi sentite giù,
se avete un disperato bisogno di gratificarvi con del cibo, cosa mangiate? Pane
e salame o una merendina?
Visto
che la memoria con gli anni perde colpi, sono andato a sfogliare qualche Topolino dei tempi miei, per ricostruire
i prodotti che mi piacevano di più. Non so se li ho trovati tutti, ma insomma,
qualche pagina ve la mostro.
Questa
è interessante perché unisce il Kinder
Brioss, che mi piace ancora oggi, a Sandro Mazzola, che per la verità non
ricordo di aver mai visto giocare, ma che come nome mi era chiaro già ai tempi. Del resto, come ho scritto parlando delle figurine dei calciatori, avere
gli album consentiva di conoscere nomi e visi dei giocatori anche quando non
c’era modo di vederli in televisione.
L’ultimo
campionato di Sandro Mazzola fu il 1976-1977, e l’album ce l' avevo: ecco la
sua figurina.
Oggi
possiamo serenamente dire che i figli di Mazzola non sono stati i campioni di
domani (che ormai sarebbe uno stra-ieri); ma tant’è. Si spera che abbiano avuto
ugualmente una vita serena.
Una
merendina che ancora oggi ogni tanto compro alle macchinette, se ho voglia di
sapori antichi, è la Fiesta. Ora ne
esistono più tipi, ma quello classico resta il mio preferito.
La
Girella invece non so nemmeno se si
fabbrichi ancora. Non è mai stata la mia preferita, nemmeno ai tempi che
furono; ma mentirei se negassi di aver letto avidamente le avventure di Toro Farcito. Queste, oltre che su Topolino,
le trovavo sui miei amati albi della Editoriale
Corno.
Nel
campo dei biscotti, ho cercato, senza trovarla, una pubblicità dei Ringo, che
ancora oggi piacciono ai miei figli. Sono invece scomparsi dal mercato gli Urrà della Saiwa, di cui pure ero
ghiotto.
Cioccolato?
Il Galak, senza dubbio.
Ma anche il Carrarmato, che purtroppo non esiste
più. Ricordo benissimo la pubblicità con la quale promettevano di regalarti un
cane ammaestrato; cavolo, mi sarebbe piaciuto! Ma non ebbi mai l’intraprendenza
di provare a scrivere qualcosa; in fondo, non credevo che davvero ammaestrassero un cane apposta per me!
Nel
campo del cioccolato, come dimenticare il Ciocorì
e il Sofli? Quest’ultimo, con le bolle d’aria, aveva un gusto che bon sono riuscito più a ritrovare (mentre il
Ciocorì, in fondo, assomiglia ad un Kinder Cereali)














